Posto occupato
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Questo - questo spazio, questo posto - è un posto speciale.
È occupato da una attenta lettrice, una che divora libri, ama, sogna, alleva i suoi figli con devozione e gratitudine. Forse è religiosa, ma non so, non importa questo. Forse ama i film d'amore americani, le piace ballare il tango, forse va in palestra ogni mercoledì sera. Nemmeno questo so.
Ama la vita - questo sì, questo lo so - e in quella sua vita mette sorrisi e rabbia, preoccupazioni, carezze, fatica, affanni, affetti. Sentimenti. Fegato. Cuore. Mette tutto, e alla fine, alla fine di ogni giorno, toglie via quel che resta in volto del trucco leggero del mattino, quel che le è servito per amare se stessa un po' di più. Mette tutto questo, nei suoi giorni; e mette tanto altro, a dire il vero.
Metteva, anzi. Ora non più.
Non è importante conoscere il suo nome. E non importa nemmeno conoscere il nome dell'uomo che lei - nonostante tutto - amava perdutamente, incondizionatamente e con il quale spartiva la sua vita. Quella è roba per giudici. Importa, qui, solo sapere che quella sera, allo sguardo feroce di quella bestia che colpiva con la lama mettendo fine al fiato, lei non ha avuto nemmeno il tempo di opporre un pianto, una preghiera, un vaffanculo. Avrebbe voluto solo dirgli: "Che bastardo!" Non lo ha fatto.
