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"El disastre" spagnolo

MambisesIl gesto di Angiolillo ha avuto conseguenze storiche importanti, a cominciare dalla svolta nella politica coloniale della Spagna.

Antonio Canovas del Castillo era un convinto sostenitore del colonialismo e dei metodi repressivi che il generale Weyler applicava sull'isola di Cura. Poco più di un mese dopo la morte di Angiolillo, il 2 ottobre 1897, la regina reggente di Spagna Maria Cristina diede al liberale Praxedes Mateo Sagasta l’incarico di formare il nuovo governo. Quattro giorni dopo, appena insediato, il governo rimosse il sanguinario generale Weyler (chiamato “Il macellaio” dai giornali statunitensi) da ogni incarico a Cuba e il 25 novembre, la regina firmò un decreto col quale fu riconosciuto, a Cuba e Portorico, il regimen autonomico: tutti i poteri, tranne le relazioni estere e le competenze riferite alla guerra, furono affidati a un parlamento bicamerale. Si trattò di uno stratagemma per tentare di continuare ad avere il possesso dell'isola e per tenere buoni gli insorti cubani e gli Stati Uniti d'America. La Spagna era ormai molto debole e per di più aveva perso un primo ministro forte come Canovas del Castillo.

Il regimen autonomico entrò in vigore il 1° gennaio del 1898, ma i ribelli continuarono la loro guerra per liberare l'isola dal dominio spagnolo. Così nel febbraio di quell'anno, in seguito ai violenti scontri tra l'esercito di Madrid e i mambíses (gli insorti di Cuba), gli Stati Uniti col pretesto di proteggere i cittadini americani inviarono nella baia dell'Avana la corazzata Maine. Dopo pochi giorni la nave da guerra saltò in aria e nell'esplosione morirono 260 marinai americani. Quell'episodio fu la scintilla che fece scoppiare la guerra tra gli Stati Uniti e la Spagna. A giugno gli americani sbarcarono a Guantanamo. Sono lì ancora oggi.

Ad agosto gli ultimi soldati di Madrid si arresero; negli stessi giorni fu occupato dagli Stati Uniti pure Portorico, poi arrivò l'occupazione dell'altra colonia spagnola, le Filippine. Cominciava però un'altra guerra: quella contro gli occupanti statunitensi.

Con il Trattato di Parigi, firmato lo stesso anno, Madrid perse formalmente tutti i suoi possedimenti d'oltremare: finì così la lunga stagione coloniale della Spagna, che sprofondò in una lunga crisi che dopo trent'anni l'avrebbe portata alla sanguinosa guerra civile degli anni '30 del Novecento.

Secondo lo scrittore Frank Fernandéz, anarchico cubano in esilio, inizio e causa fondamentale di quello che poi verrà chiamato dagli spagnoli “El Disastre”, fu proprio l'assassinio di Canovas.

Secondo lo storico inglese Hugh Thomas, negli anni di governo di Cuba da parte di Weyler, gli spagnoli furono responsabili di un vero e proprio genocidio. In particolare Thomas ha fatto il rapporto tra gli abitanti dell'isola in quegli anni e il numero di morti: «Può essere paragonato alle perdite russe della Seconda guerra mondiale, a quelle della Serbia nella Prima ed è forse il doppio rispetto alla Guerra civile spagnola o a quella degli Stati Uniti».

E non è tutto.

Nella primavera del 1898, a causa del blocco temporaneo dell'importazione di grano dagli Stati Uniti come conseguenza della guerra ispano-americana, in Italia ci fu un improvviso aumento del prezzo del pane. In tutto il paese ci furono manifestazioni spontanee, il governo proclamò lo stato d'assedio e a Milano il generale Bava Beccaris ordinò alle sue truppe di usare l'artiglieria contro i manifestanti inermi. I morti furono un centinaio. Due anni dopo, a Monza, un anarchico di nome Gaetano Bresci, arrivato appositamente dagli Stati Uniti, uccise il re d'Italia Umberto I per vendicare le vittime del '98.

Anche William McKinley, 25° presidente degli Stati Uniti d'America, fu ucciso da un anarchico. McKinley aveva condotto la guerra contro Cuba e una volta vinta aveva di fatto assoggettato l'isola all'influenza americana. Per questo fu ucciso con due colpi di pistola a Buffalo, nel settembre del 1901, da Leon Czolgosz, anarchico americano figlio di immigrati polacchi. Czolgosz non fece mai mistero della sua ammirazione per Bresci e per Angiolillo. Giustiziato sulla sedia elettrica, il suo corpo fu dissolto nella calce viva e nell'acido.

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